L’urologia è quella branca della medicina che si occupa di prevenire, diagnosticare e trattare i disturbi e le patologie a carico dell’apparato urinario. Per ottenere una diagnosi e un’eventuale terapia mirata alla risoluzione della condizione, è necessario che il paziente si sottoponga a visita urologica.
Cos’è la visita urologica?
La visita urologica è una visita medica, indolore e non invasiva, che viene eseguita dall’urologo, cioè il medico specialista proprio nella diagnosi, nella cura e nella prevenzione delle malattie dell’apparato urinario.
La visita può essere richiesta sia da uomini, che da donne per motivi diversi; sulla base di questo, la visita si svolge in modo differente.
Visita urologica maschile
Per molti uomini la visita urologica può essere motivo di ansia e imbarazzo, non tanto per l’esame in sé, quanto per i motivi della richiesta. Proprio per questo, sapere in anticipo in cosa consiste e come si svolge può essere di grande aiuto.
Innanzitutto, la visita urologica maschile non è né dolorosa, né invasiva, ma prevede semplicemente una palpazione del basso addome e della zona genitale, oltre che un’esplorazione rettale, che consentono all’urologo ottenere delle prime informazioni per poter, poi, formulare una diagnosi.
A cosa serve la visita urologica maschile?
La visita urologica maschile rientra tra gli esami di routine consigliati in un’ottica di prevenzione a tutti gli uomini sia con un’età pari o superiore a 50 anni, sia che abbiano familiarità per tumori urologici.
Quando è il medico di base a fare richiesta è perché il paziente manifesta sintomi legati alle vie urinarie o agli organi genitali. Insieme a ulteriori esami specifici, la visita urologica permette di rilevare la presenza di eventuali disturbi o patologie a carico delle vie urinarie, come:
- calcolosi;
- infezioni;
- disturbi della minzione;
- prostatiti;
- ipertrofia prostatica benigna;
- tumori degli organi dell’apparato urinario;
- disfunzioni sessuali.
La visita urologica è, inoltre, consigliata a tutti i pazienti che, a prescindere dall’età, avvertano i seguenti sintomi:
- infezioni urinarie frequenti;
- disturbi del basso apparato urinario, come dolore alla minzione o perdita di urina;
- deficit erettile:
- ematuria, cioè sangue nelle urine;
- coliche renali.
La visita urologica, quindi, è indicata non solo in presenza di sintomi, ma anche per prevenzione, come controllo periodico in qualsiasi fase della vita; a ogni età, infatti, possono manifestarsi problematiche specifiche che possono essere individuate e trattate solo tramite controllo urologico. In sostanza, la visita urologica ha un’importante funzione di prevenzione e diagnosi precoce di numerose patologie uro-genitali, in particolari i tumori, con l’obiettivo di intervenire il prima possibile e in modo decisamente mirato.
Come si svolge la visita urologica maschile?
Come la maggior parte delle visite mediche, anche la visita urologica maschile si compone di due momenti fondamentali, cioè l’anamnesi e l’esame obiettivo. In un primo momento, quindi, l’urologo cerca di ottenere il maggior numero di informazioni sulla condizione del paziente, ponendogli domande sul suo stato di salute e sulle sue abitudini, sull’alimentazione seguita, sull’eventuale assunzione di farmaci e su sport praticati.
Fatto questo, si passa all’esame obiettivo, che prevede la palpazione e la valutazione del basso addome e dei genitali esterni. L’urologo può anche procedere con un’esplorazione rettale.
In base a quanto rilevato, l’urologo può anche richiedere ulteriori esami di controllo, come:
- esame delle urine;
- esame del sangue;
- uroflussometria;
- ecografia dell’apparato uro-genitale.
Questi test permettono di avere un quadro clinico molto più completo e preciso, al quale è possibile far seguire un’eventuale terapia farmacologica o chirurgica (se necessarie).
Visita urologica femminile
La visita urologica femminile consiste in uno strumento diagnostico indolore e non invasivo utile nel momento in cui insorgono disturbi o problemi a carico dell’apparato uro-genitale. Sintomi come dolore al basso ventre, incontinenza e bruciore durante la minzione possono far pensare a infezioni urinarie, prolasso uro-genitale, calcolosi o forme tumorali, quindi è opportuno sottoporsi a visita specialistica.
A cosa serve la visita urologica femminile?
La visita urologica femminile è molto importante quando la paziente manifesta sintomi riconducibili a un malfunzionamento delle vie urinarie, come:
- difficoltà nella minzione;
- disuria, cioè bruciore durante la minzione;
- ematuria, cioè sangue nelle urine;
- dolore e/o bruciore persistente nella zona renale;
- urine maleodoranti o di colore scuro;
- oliguria o poliuria, cioè un’emissione persistente di una quantità di urina fuori dalla norma;
- mancato o incompleto svuotamento della vescica.
Grazie alla visita urologica, è possibile prendere in esame i sintomi riportati dalla paziente e poter ottenere la diagnosi di eventuali patologie in corso, quali:
- calcoli;
- infezioni delle vie urinarie;
- patologie congenite, come quelle a carico dell’uretere;
- tumori, sia maligni che benigni.
Inoltre, così come per l’uomo, anche per la donna la visita urologica è una valida occasione di prevenzione, poiché consente di individuare precocemente eventuali disturbi o malattie e di intervenire tempestivamente.
Come si svolge la visita urologica femminile?
Così come la visita urologica maschile, anche la visita urologica femminile prevede anamnesi ed esame obiettivo. Inizialmente, l’urologo raccoglie il maggior numero di informazioni sulla paziente e sulla sua condizione clinica, ponendole domande sul suo stile di vita, le sue abitudini, la sua alimentazione e sugli sport praticati.
Successivamente, si passa all’esame obiettivo, che si svolge più o meno come una classica visita ginecologica: la paziente si stende su un lettino divaricando le gambe e l’urologo procede prima con una visita a livello genitale, dopo con una valutazione del pavimento pelvico per determinare il grado di incontinenza. Segue la valutazione di un’eventuale prolassi di vescica, utero o retto.
Alla fine, l’urologo potrebbe procedere anche con l’esecuzione di un’ecografia transaddominale e con una valutazione della fisiologia delle basse vie urinarie tramite esame urografico.
In base a quanto rilevato, l’urologo potrebbe infine richiedere ulteriori esami di approfondimento, quali:
- cistoscopia, cioè la visione dell’apparato urinario tramite endoscopio;
- esame urodinamico, per valutare la causa e la tipologia del disturbo urinario;
- tac o risonanza;
- esame citologico delle urine.
É molto importante non sottovalutare mai i sintomi correlati all’apparato uro-genitale e, se necessario, è opportuno consultare contemporaneamente sia l’urologo, sia il ginecologo; nelle donne, infatti, alcuni disturbi possono coinvolgere entrambi gli aspetti e una collaborazione tra i due ambiti potrebbe consentire di ottenere una diagnosi più certa e accurata, oltre che una terapia più efficace.
Quanto dura la visita urologica?
La visita urologica è abbastanza rapida, tanto da richiedere da 10 a 20 minuti circa.
La visita urologica è dolorosa?
No, la visita urologica non è dolorosa, ma per alcuni pazienti può essere fastidiosa, soprattutto in occasione dell’esplorazione rettale (per gli uomini) e della cistoscopia (per le donne). Seguendo, però, le indicazioni del medico non si dovrebbe avvertire alcun fastidio.
Come prepararsi alla visita urologica?
La visita urologica non richiede alcuna preparazione specifica. Il paziente deve semplicemente portare con sé i referti di altri esami eseguiti precedentemente, così da agevolare l’intervento dell’urologo.
La visita urologica ha controindicazioni?
No, la visita urologica sia maschile, che femminile non comporta alcuna controindicazione. Possono sottoporsi tutti i pazienti a prescindere dall’età senza incorrere in alcun effetto collaterale.